BEN-EFFICIENZA (SAMBURUSMILE)

BEN-EFFICIENZA (SAMBURUSMILE)

 

Che paese strano l’Italia… una nazione dominata da calciatori impettiti anche nelle squadre oratoriali, sportivi di altre discipline che spiccano per una SOLA giornata nonostante medaglie e record storici.
Che paese strano l’Italia… fatto di un popolo che dice di amare lo sport eppure vien sempre gestito da persone che stanno sedute dietro una scrivania.
Che paese strano l’Italia… crede di poter insegnare la tecnica ai bambini quando non sanno nemmeno cosa voglia dire sapersi muovere nello spazio, saper giocare e conoscere il proprio corpo.
Che paese strano l’Italia… perché nel pieno di una crisi ci facciamo ancora tutti selfie da ricconi, perché è l’apparenza che si vuole salvare.
Che paese strano l’Italia… dove pretendiamo i risultati dallo sport guardandolo e facendolo guardare ai nostri figli dalla poltrona.
Che paese strano l’Italia… perché in mezzo a tutto questo disastro e confusione sportiva si scopre la bellezza di questo popolo… la bellezza di persone come Sergio Mazza…


Curiosavo su Instagram in una delle tante sere in cui non riesco a prendere sonno e la mia attenzione viene attirata dalle sue fotografie, sono immagini che sembrano parlare, testimonianza di un cuore grande e proprio mentre il mio dito faceva scorrere il suo profilo ho visto un altro lato dello sport, l’ennesimo “LATO B” poco considerato e taciuto se non (troppo spesso) sfruttato per fini pubblicitari. LA BENEFICENZA.

Lui è un cestista con un piede anche nel volley, lui è uno che ha conosciuto il professionismo, lui è uno che ha vissuto di palazzetti pieni, belle scarpe e belle divise eppure lui è uno che ama lo sport sviscerando la bellezza della conoscenza di tutti gli aspetti che lo contraddistinguono.
Lui è uno che ha ritrovato l’anima dello sport e la sua essenza in qualcosa di poco plateale.
Più guardo le sue fotografie, più la voglia di preparare uno zaino e chiedergli di portarmi con lui è tanta.
Attraverso quegli scatti forse passa solo “il bello” di tutto ciò che riguarda la sua iniziativa SAMBURUSMILE, ma ogni cosa è costata e costa tutt’ora sudore e sacrificio che si tramutano in una felicità e semplicità disarmante che si rispecchia nei suoi occhi e in quelli dei bambini kenioti che lui aiuta.
Chiacchiero con Sergio e nelle parole attorno a quella sua impostazione pragmatica si fanno largo una sensibilità e una passione sconfinate, eppure cerca di convincermi di quanto la sua vita sia cambiata con questo progetto.
“Là… dove vado io..
L’educazione si insegna con il bastone
la libertà e la capacità di pensiero non son stimolate, si impara tutto a memoria,
i palloni son fatti di stracci,
il terreno è irregolare,
i campi da gioco improvvisati…

Eppure i bambini non ti chiedono le scarpe o una maglia ma ti chiedono di studiare, di fargli da sponsor per poter imparare, i bambini non si lamentano se non gli si passa la palla ma gioiscono quando arrivano a canestro, i bambini instaurano con l’istruttore un legame forte perché lui non diventa uno che stabilisce le regole ma uno che li riempie di possibilità.”
Sergio ha 41 anni, non di certo l’età di chi vive di sogni, questo progetto è realmente strutturato dal 2013, la prima volta però lui è partito nel 2011 per il Kenya con tante domande e poche risposte ma con la sola promessa fatta ad un missionario di andare là “con il cuore aperto” , non c’entra la chiesa, una religione o chissà quale interesse economico, lui è partito a sue spese e ha portato tutto se stesso, ora porta idee e concretezza attraverso lo sport che possano aiutare realmente queste persone.

Continuiamo a fare beneficenza inviando cibo, vestiario o oggetti che non si usano più ma questo è un modo sbagliato perché creiamo una sorta di dipendenza nei nostri confronti, è necessario dar loro il metodo e i mezzi per esser autonomi.
Chi vive in palestra lo sa bene che lo sport “ti salva, ti insegna e ti fa sognare”; corpo, mente e spirito vengono sempre stimolati quando si gioca, proprio attraverso lo sport si possono formare persone pensanti, decise e determinate.
SAMBURUSMILE è il suo progetto ma può diventare il progetto di tante persone, basta guardare le sue fotografie e testimonianze sulla pagina Facebook o Instagram Samburusmile oppure visitare il sito www.samburusmile.org per capire cosa fanno nel concreto Sergio e questo progetto.



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