NFL, LAND OF OPPORTUNITY

NFL, LAND OF OPPORTUNITY

In Italia il giuoco del calcio è una religione.
Gli altri sport diventano veri e propri culti pagani, perseguitati da interminabili trasmissioni sul calciomercato o, in tempi antichi, da sgrammaticati processi.
La visibilità dei cosiddetti “sport minori” è ridotta, e quindi molti tifosi non hanno la possibilità di allargare i propri orizzonti sportivi.

Una di queste fantastiche discipline è il Football, e la National Football League è una vera e propria terra delle opportunità: non esistono pregiudizi, l’unica cosa che conta è quello che puoi fare sul campo. Un esempio? Puoi essere uno dei migliori Quarterback della lega ma la tua riserva può diventare titolare fisso in qualsiasi momento. Puoi essere sordo e vincere un Super Bowl per la squadra con la tifoseria più rumorosa del mondo. Puoi essere gay, dichiararlo prima di cominciare la tua carriera sportiva, e vederti premiato agli Espys insieme ai più grandi campioni.

Colin-Kaepernick-

Colin Kaepernick era la riserva di Alex Smith ai San Francisco 49ers nella stagione 2012. Smith sta disputando una stagione da record, ma da regolamento e contro la sua volontà deve saltare una partita a causa di una commozione cerebrale.
Non giocherà mai più per i 49ers, potrà solo osservare dalla panchina la marcia semi inarrestabile di San Francisco nei Playoffs guidata da Kaepernick, il ragazzino che lui stesso aveva contribuito a formare in allenamento e che senza mezzi termini gli ha tolto il lavoro.
Alex Smith sarà ceduto a Kansas City, dove ha recentemente firmato un contratto da 68 milioni di dollari in 4 anni da titolare, mentre Kaepernick ha esteso il suo contratto con San Francisco per 126 milioni di dollari.

Derrick-ColemanIl lieto fine è arrivato per entrambi, mentre il futuro per Derrick Coleman è sempre stato incerto durante la sua vita, da quando a soli 3 anni è diventato sordo. Ovviamente affrontare gli studi è stata dura, ma ancora di più fare sport. Imparando a leggere il labiale, e lottando contro i pregiudizi delle persone, è riuscito ad arrivare fino alla NFL. Non è una stella e forse non lo sarà mai, ma ha certamente dimostrato ai Seattle Seahawks di poter far parte della squadra. Nel Football è importantissimo l’udito, capire esattamente quale dei 400 schemi eseguire e quali delle 800 varianti applicare allo schema appena chiamato a causa di intuizioni e istruzioni di allenatori e Quarterback.Onestamente sembra impossibile poter giocare se non si riesce a sentire, infatti Derrick Coleman è il primo giocatore sordo nella storia della NFL a giocare in attacco. La scorsa stagione ha vinto il Super Bowl con Seattle, ed il destino è davvero ironico. Infatti i tifosi dei Seattle Seahawks detengono il Guinness World Record per la tifoseria in grado di produrre il rumore più assordante durante le partite dei loro idoli. Derrick, protagonista di un fantastico spot della Duracell, dice appunto di giocare per la tifoseria più calda della lega, ed è in grado di sentirli tutti, dal primo all’ultimo.

Michael-Sam-RoundL’ultima storia parla di Michael Sam. L’omosessualità nel mondo dello sport è un tabù, bisogna nasconderla a tutti i costi per proteggere la propria carriera.
Michael Sam invece ha fatto una scelta, che gli è valsa il premio al coraggio durante gli ultimi Espys: dichiarare al mondo di essere omosessuale prima del Draft, ossia prima che la sua carriera da professionista potesse cominciare.
Michael ha scelto di mettere la sua carriera in secondo piano, di mettere alla prova la NFL, ma soprattutto ha scelto di essere una guida e un esempio, per tutte quelle persone che ancora oggi soffrono perché non posso essere se stessi o perché hanno paura di non poterlo essere a causa del giudizio degli altri.
I St. Louis Rams lo hanno scelto al draft e gli hanno dato una possibilità, salvo tagliarlo per motivi tecnici prima dell’inizio della stagione regolare. Non sapremo mai se i Rams abbiano scelto Sam solo per farsi pubblicità, e poi lo abbiano effettivamente tagliato più per la sua sessualità che per motivi tecnici. Sappiamo però con certezza che la NFL e il mondo americano non si sono tirati indietro a questa nuova sorta di sfida, e hanno dato una possibilità a Micheal: essere l’eroe di una grossa fetta della popolazione americana e mondiale che troppo spesso vede calpestato il proprio inalienabile diritto alla felicità.

La NFL quindi una possibilità la concede a tutti, cosa aspettate voi a darne una a lei?


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