SIAMO NUMERI

SIAMO NUMERI

Mi scuso in anticipo per la scarsa professionalità, diplomazia e correttezza grammaticale esposta in questo articolo, ma sono convinta che a volte certi concetti “quando cerchi di scriverli bene non siano chiari”.
C’è un lato dello sport che a parere mio stona, uno spigolo appuntito in questo mondo di disciplina e rispetto, una cosa intrinseca che però sa tanto di macchia su un terreno illibato.
“Saper vivere serenamente e in modo costruttivo con gli altri rimanendo te stesso” questa credo sia una delle lezioni più grandi che lo sport di squadra tenta di insegnare, eppure c’è qualcosa che offusca questa verità, come puoi esser davvero te stesso se sei un numero?! Già perché noi siamo numeri…
… un numero… come quello stampato sulla maglia al quale molti di noi si legano in modo morboso tanto da tatuarselo sulla pelle, ma diciamoci la verità, da piccoli l’emozione più grande non è arrivata con il numero sulla schiena bensì con la prima maglietta con scritto il proprio cognome.
…un numero… come quello che indica la tua altezza, una condanna per i pallavolisti con il fuoco dentro ma pochi centimetri fuori, e si sa più centimetri hai fuori, più possibilità ti verranno date!
…un numero… come quelli registrati sul tabellino di fine gara, tu sei la tua prestazione, tu sei quei numeri.
…un numero… come il prezzo del tuo cartellino! Io ancora non capisco come una persona “non si appartenga”.
…un numero… come quello dei tuoi anni! Se sei “OVER” bisogna vedere se c’è posto per te!( La ritengo la regola più assurda di sempre perché per far spazio a giovani svogliati si è fatta una regola per tagliar fuori chi il campo se lo merita nonostante l’età, abbassando a mio avviso il livello, piuttosto obbligate ad avere dei giovani ma non ad escludere atleti di esperienza, da loro si impara molto!).
… un numero… come le cifre dello stipendio a fine mese e delle scadenze (ultimamente poco rispettate e causate sicuramente da un periodo difficile per l’Italia) ma se i tuoi numeri son bassi a fine partita i rimproveri arrivano immediatamente, se invece a fine mese non arriva ciò che dovrebbe è richiesta pazienza.
…un numero… come quello che sei per una società, quando per esempio ti guadagni una promozione sul campo e l’anno dopo non potrai giocarti ciò che ti sei guadagnato (anche se ad onor del vero la cosa è reciproca, con una retrocessione i giocatori spesso cambiano squadra).
…un numero… come i Chilometri che separano da casa, da questi consegue un’infinità di possibilità o negazioni.
…un numero… come quello degli infortuni o dei mesi di recupero e il valore dell’atleta cambia.

numeri volley
Numeri, numeri ovunque che ci delineano, ci contrassegnano e di cui non ci si libera.
Eppure sotto quello stampato sulla maglietta c’è un cuore che batte, c’è qualcuno che suda per realizzare qualcosa, dietro a tutte quelle cifre c’è “il lato B del lato B” ed è quello che non si può quantificare, è il motore di tutto.
…non è un numero… la bellezza del rapporto che crei con chi indossa la tua stessa maglia.
…non è un numero… il sudore versato per ottenere un risultato o dimostrare la propria forza.
…non è un numero… la bellezza di ciò che vedi negli occhi di chi tifa per te.
…non è un numero… la forza con cui ci si stringe a centro campo ad ogni punto.
…non è un numero… la libertà in cui ci si diverte in uno “spogliatoio sereno”.
…non è un numero… l’adrenalina che ti scorre dentro in certe occasioni.
…non è un numero… sentirsi parte di qualcosa difficile da ricreare in altri ambiti della vita.
…non è un numero… un giocatore… non è un numero…
Non è un numero ciò che rimane dentro alle persone nel tempo, quando han fatto parte di questo mondo, forse conterai le promozioni o i punti fatti, le prestazioni eccezionali, ma ciò che più ti “sta addosso” è come lo sport sia in grado di farti sentire.
A mio avviso è proprio quando la smetti di essere un numero “che fai i numeri”!



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